Trentacinque candeline iniziano ad essere davvero un traguardo importante. La storia dell'Arsenale, la nostra storia, ebbe inizio nel pomeriggio di mercoledì 20 gennaio 1982, quando venne proiettato per la prima volta in Vicolo Scaramucci “Johnny Guitar” di Nicholas Ray. La tessera di allora, che si poteva sottoscrivere per 3.000 lire, presentava lo sguardo conturbante di Marlene Dietrich, e quel primo programma, lungo come un lenzuolo, andava da Ostia di Sergio Citti a La signora di Shangai di Orson Welles, passando per Pasolini, Elia Kazan, Bresson e tanti, tanti altri. Da quel Gennaio ad oggi è cambiato tanto, i gusti del pubblico, lo sguardo degli autori, ma soprattutto i metodi di proiezione e le politiche di distribuzione. Ma ciò che è rimasto invariato, e che nessuna evoluzione tecnica potrà mai cambiare, è la passione per la settima arte che continua a guidare le scelte fatte per i nostri soci, che lo scorso anno sono stati oltre gli 8.000, e l'idea che un film non vada preso e lanciato singolarmente nella mischia, ma che entri a far parte di un percorso di arricchimento critico. Siamo stati felici, e a dire il vero anche un pò commossi, nel vedervi così belli e numerosi in occasione della nostra festa del Gennaio scorso. La maratona cinematografica in Arsenale e l'aperitivo presso il nostro BARsenale sono stati frequentatissimi, e anche il party in sala Arsenale2 (che dopo due mesi sperimentali abbiamo chiuso per dei lavori di miglioria in attesa di riaprirla ancora più bella e funzionale) ha visto una partecipazione fino a tarda sera. In tutti questi anni siete stati sempre presenti, non come semplici spettatori, ma come parte integrante e attiva di un'associazione, di un progetto cui avete preso parte attraverso messaggi, commenti, rimproveri e consigli, di cui abbiamo cercato di fare tesoro. A nome mio e di tutti quelli che quotidianamente contribuiscono a far vivere l'Arsenale, trentacinque volte grazie e viva il buon cinema!

Alberto Gabbrielli