Da David Lynch e l'Orso d'Oro a Meryl Streep e il Leone d'Oro, il 2018 dell'Arsenale si è aperto e si chiude in nome del grande cinema internazionale. Un inizio d'annata nel segno dell'onirico, con la rassegna-omaggio al visionario regista americano protagonista della tessera associativa annuale e l'ungherese Corpo e anima di Ildikó Enyedi, trionfatore al Festival di Berlino. Una conclusione nel segno delle donne, versatile e talentuosa la Streep, il cui sorriso ci accompagnerà grazie alla tessera nel corso del prossimo anno, sofferenti e dolcemente materne le protagoniste di Roma, l'ultimo capolavoro di Alfonso Cuarón. In merito a questo siamo felici e onorati di essere una delle cinquanta sale italiane che porteranno sul grande schermo, grazie alla collaborazione tra Netflix e Cineteca di Bologna, un'opera così bella ed importante, Miglior film all'ultima Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia e probabile trionfatore nella prossima notte degli Oscar. E' stato un anno ricco di eventi, ospiti ma soprattutto film, che tra prime visioni, rassegne ed omaggi sono stati oltre 250, andando dal cinema “giovane” di esordienti come Alessandro Grande, David di Donatello per il miglior cortometraggio e i ragazzi del Terzo Segreto di Satira, a quello “meno giovane” per età ma fresco e rivoluzionario per idee della novantenne Agnès Varda. Abbiamo esplorato i “mestieri del cinema” attraverso l'incontro di chi il cinema lo fa quotidianamente, con registi quali Antonio Manetti, Costanza Quatriglio, Gipi e Nanni Moretti, attori come Ninni Bruschetta, Barbora Bobuľová e Paola Pitagora, sceneggiatori del calibro di Francesco Bruni e Giancarlo De Cataldo, fino al direttore della fotografia Seamus McGarvey, il montatore Jacopo Quadri e il musicista e compositore di colonne sonore Michael Nyman. Un legame quest'ultimo, quello tra musica e cinema, che quasi ogni mese ha invaso la sala a suon di performance live, sonorizzazioni di classici del muto, grandi eventi come il festival Seeyousound ed incontri con nomi del panorama internazionale come Nada e Peter Brötzmann. Ma abbiamo esplorato soprattutto la Storia, quella mondiale e quella del cinema, grazie ad importanti cicli come quelli dedicati ai cinquant'anni dal '68 e agli ottanta dalla firma delle Leggi razziali realizzati in collaborazione con l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, e ad incontri con protagonisti del giornalismo e della critica come Concita De Gregorio, Federico Buffa, Gianni Minà, Paolo Mereghetti e Gianni Canova. Abbiamo cercato insomma, ancora una volta, di soddisfare la vostra fame di cinema, anche grazie alla preziosa collaborazione con enti ed associazioni del territorio, e soprattutto grazie ai vostri commenti, ai vostri consigli, alle vostre critiche. Nella speranza di esserci riusciti, vi diamo appuntamento per un nuovo anno ancora, magari ancora più ricco, ma sempre in Vicolo Scaramucci 2.