L'arte di un maestro: Peter Greenaway - Cineclub Arsenale APS

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L'ARTE DI UN MAESTRO: PETER GREENAWAY

“Molti di quelli che vanno al cinema, dopo 105 anni di produzione cinematografica, si aspettano che venga loro raccontata una storia. Non credo che il cinema sia un mezzo adatto alla narrazione. Se vuoi raccontare una storia, è meglio che tu faccia il romanziere. Il fatto che il cinema migliore non sia narrativo porta a paradossi e contraddizioni di cui mi sono occupato negli ultimi 15 anni. Ma c’ è un problema: se si cerca di minimizzare o eliminare la narrazione, va trovato un altro modo di organizzare il materiale, altrimenti ci si trova nell’incoerenza e nel caos. Ho iniziato come pittore, mi interessavano molto i metodi e le classificazioni. Per questo ho usato spesso sistemi diversi dalla narrazione per organizzare il materiale cinematografico. Utilizzo le classificazioni numeriche, il simbolismo e la codificazione dei colori, e sicuramente anche i sistemi alfabetici.”. Correva l’anno 1982, ed in una lunga intervista rilasciata a Massimo Galimberti in occasione della realizzazione di “L’aleph e l’occhio. Documentario su Giochi nell’acqua”, il regista gallese Peter Greenaway definiva con queste parole il suo personale approccio alla “settima arte”, il cinema, che sin dai primi lavori di gioventù andò a braccetto con la “terza arte”, la pittura. Visionario, provocatorio, sperimentale, Greenaway è un artista a tutto tondo, impossibile da ingabbiare attraverso i più tradizionali canoni di stile o genere, uno spirito libero che col passare degli anni da regista di culto è divenuto un maestro di calibro mondiale. Ed è per questo che siamo onorati ed emozionati nel comunicare al nostro pubblico che giovedì 11 maggio Peter Greenaway sarà ospite dell’Arsenale per introdurre la proiezione di NIGHTWATCHING, presentato dieci anni fa in concorso alla 64a Mostra del Cinema di Venezia, e che arriva in sala a distanza di tempo grazie all’impegno de Lo Scrittoio. Nel corso del mese il Cineclub omaggerà il regista attraverso altri due momenti: venerdì 26, in occasione della manifestazione “696 Danteprima”, sarà proiettato A TV DANTE: THE INFERNO CANTOS I-VIII, progetto sperimentale realizzato nel 1989 con Tom Phillips, e dal 29 al 31 sarà in sala in prima visione GOLTZIUS AND THE PELICAN COMPANY, realizzato nel 2012 e incentrato sulla figura di Hendrik Goltzius, uno dei primi incisori di stampe erotiche del tardo ‘500. Un appuntamento imperdibile è pronto ad andare in scena.